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OGNI QUANTO TEMPO BISOGNA CAMBIARE IL MATERASSO?

La National Sleep Foundation stima che le ore di riposo necessarie ad una persona adulta siano tra le 7 e le 9 per notte le quali, moltiplicate per i 365 giorni dell’anno, portano ad un risultato sorprendente: sembra infatti che in media, in tutta la vita, si trascorrano 25 anni tra le braccia di Morfeo. Del resto, il sonno svolge una funzione fondamentale per l’organismo, permettendo ai muscoli e al cervello di rilassarsi e prepararsi per la giornata successiva. Nonostante la centralità di questo argomento, molti italiani e non solo affermano di soffrire di insonnia o di disturbi del sonno che possono comportare – se protratti per lunghi periodi – veri e propri problemi di salute. Per risolvere questo problema, talvolta è necessario solamente sostituire il proprio materasso, ormai troppo vecchio o inadeguato.

Riposare su un supporto adatto al proprio corpo è fondamentale per godere di un sonno di qualità: infatti, sostegni troppo morbidi o troppo rigidi possono diventare una minaccia per la salute, causando dolori alla schiena e rendendo difficoltosa la circolazione periferica.

COME CAPIRE SE IL MATERASSO È DA CAMBIARE

Ma quando diventa necessario sostituire il materasso? Un riposo sereno e tranquillo può cambiare il modo in cui si affrontano le sfide della giornata, permettendo di alzarsi con il piede giusto, rilassati e positivi. Per assicurarsi un sonno perfetto è importante, innanzitutto, analizzare le condizioni del proprio letto. Per evitare l’insorgenza di reazioni allergiche o fastidiose patologie come tosse e raffreddore le lenzuola vanno cambiate almeno una volta alla settimana. Philip Tierno, microbiologo dell’università di New York rivela che le colonie di microbi e funghi che si annidano sotto le coperte sono, purtroppo, centinaia: la causa è da ricercare nell’umidità, causata dal sudore e dalle secrezioni che il nostro organismo produce nella fase di riposo. Cambiare frequentemente le lenzuola però non basta, almeno non nel lungo termine quando i batteri vengono in parte assorbiti anche da cuscino e materasso.

Per capire se è arrivata l’ora di cambiare il materasso è importante analizzare alcuni fattori, quali:

Sensazione di arti intorpiditi: il primo segnale di un materasso non più adatto alle proprie esigenze è la scarsa qualità del sonno. Le conseguenze sono numerosi risvegli durante la notte e una sensazione di intorpidimento di braccia e gambe al momento di alzarsi la mattina seguente. Questi sintomi potrebbero non essere legati a disturbi dell’organismo o malattie come spesso erroneamente si ipotizza, ma piuttosto ad un materasso troppo vecchio e usurato, incapace di dare al nostro corpo il sostegno necessario.Mal di schiena:durante le ore di riposo è essenziale che la colonna vertebrale sia correttamente supportata da materasso e cuscino, qualora ciò non accada aumenta la probabilità di insorgenza di dolori alla base della schiena o alla cervicale. Per prevenire queste problematiche è opportuno rivolgersi ad esperti, che a seconda delle esigenze individuali sapranno indicare il tipo di materasso più adeguato.Irregolarità sulla superficie esterna: ultimo fattore che evidenzia la necessità di cambiare il proprio materasso è la mancanza di uniformità della superficie, indice di perdita delle capacità di sostegno della parte più interna

COME PRENDERSI CURA DEL MATERASSO

Prendersi cura del proprio materasso è fondamentale non solo per prolungarne la longevità, ma anche per la qualità del nostro sonno. Mantenere una buona pulizia in camera da letto è quindi fondamentale. Per garantire una corretta igiene e pulizia del materasso e non compromettere la qualità dei suoi materiali di composizione si consiglia di:

  • Tenere lontano gli animali domestici: dormire con il proprio cucciolo accanto è abitudine di molti; purtroppo però cani e gatti sono fonte di acari e germi che vengono assorbiti dal materasso e, a lungo andare, possono causare importanti reazioni allergiche;
  • Aerare la stanza ogni mattina dopo il risveglio: gli esperti stimano che durante la notte il nostro organismo produce più di 330 ml di di sudore e secrezioni, in particolare nei mesi estivi, che vengono assorbite da lenzuola e materasso. Lasciando entrare aria fresca al mattino parte di questi liquidi e batteri evaporano.
  • Evitare di bagnare il materasso: per la pulizia si sconsiglia di impiegare acqua o vapore che potrebbero intaccare il materiale interno di composizione del materasso compromettendone qualità e prestazioni.
  • Ruotare il materasso per il cambio di stagione: almeno due volte l’anno, si consiglia di ruotare il materasso, sia dall’alto verso il basso che in senso orizzontale, in maniera da non riposare sempre nello stesso punto. Attenzione però: non tutti i materassi necessitano di essere girati. Per Tempur, ad esempio, la manutenzione richiesta è minima! Consigliando solamente di invertire il lato testa-piedi di tanto in tanto.
  • Utilizzare una rete a doghe: questo tipo di rete presenta vantaggi non solo per la salute della schiena, ma anche per quella del materasso garantendone una corretta ventilazione.
  • Non saltare sul materasso: per la tristezza dei più piccoli, che adorano saltare su e giù sul letto, questo gioco rovina inevitabilmente il materasso, costringendoci a cambiarlo prima del tempo.

Nonostante la corretta manutenzione e il miglioramento dei materiali di costruzione la vita di un materasso non è infinita.

QUANDO CAMBIARE IL MATERASSO

Cercando di rispondere alla fatidica domanda “Ogni quanto bisogna cambiare il materasso?” si può dire che la durata media di questo prodotto è stimata tra gli 8 e i 10 anni. Quelli a tenuta migliore secondo gli studi sono i materassi Memory Foam, realizzati in poliuretano; al contrario, quelli rivestiti con particolari fodere anallergiche hanno una durata più breve: iniziano a perdere le loro proprietà trascorsi 6 anni dall’acquisto.

ll materiale Tempur invece mantiene le sue proprietà visco-elastiche per sempre! La compattezza del materasso rimane invariata nel tempo e il maggior flusso d’aria dona una maggiore morbidezza rispetto agli altri materassi.

L’attenzione che Tempur pone nella qualità del controllo permette di offrire una garanzia di 10 anni, rendendolo più durevole degli altri materassi a molle e in memory foam tradizionale.

Una volta appurata l’importanza di cambiare il materasso, ogni quanti anni farlo è una questione che dipende da numerosi fattori quali la qualità materiale di partenza (soprattutto per quanto riguarda l’imbottitura), nonché il numero di notti trascorse in quel letto e la frequenza – e qualità – dell’attività di manutenzione.

Ti sei deciso a sostituire il vecchio materasso? Scopri come smaltirlo!

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